Festa della Comunità Pastorale: fede, unità e gratitudine insieme a San Benedetto

COMUNITÀ

Celebrata a Bulgarograsso la Festa della Comunità


Sabato 12 luglio, nella chiesa parrocchiale di Bulgarograsso, si è svolta la Festa della Comunità Pastorale San Benedetto, celebrata nel nome del Santo patrono, San Benedetto, figura spirituale e guida ideale del cammino comune.

La Santa Messa delle ore 17:30 è stata presieduta da don Alessio, concelebrata da don Carlo e da padre Alberto, sacerdote che in queste settimane accompagna con il suo servizio le attività estive della Comunità. Insieme a loro, sull’altare, era presente anche il diacono Giambattista Sordelli.

La celebrazione è stata animata dai canti del Coro S. Agata, che hanno reso ancora più raccolta e partecipata l’atmosfera della festa.

Al centro della celebrazione, la riflessione di don Carlo, che ha voluto richiamare l’attualità e la forza della Regola di San Benedetto, ben oltre il noto motto “Ora et labora”. Nell’omelia, don Carlo ha letto e commentato il capitolo 72 della Regola, definito “il testamento spirituale di San Benedetto”, che invita i cristiani a vivere lo zelo buono, fatto di carità, pazienza, stima reciproca e amore fraterno: «Non antepongano assolutamente nulla a Cristo, che ci conduca tutti insieme alla vita eterna».
Don Carlo ha poi invitato tutti i presenti a riflettere sui passi di unità e di amore vero che possiamo e dobbiamo ancora compiere per essere una comunità autentica e fraterna.

Al termine della celebrazione, don Alessio ha chiesto a tutta l’assemblea di recitare insieme un’Ave Maria di ringraziamento per il dono prezioso di don Carlo e Suor Laura nella Comunità Pastorale, annunciando anche i momenti ufficiali di saluto:
  • Sabato 6 settembre alle ore 18:00 a Guanzate per Suor Laura
  • Domenica 7 settembre alle ore 10:30 a Bulgarograsso per don Carlo
Don Alessio ha concluso ricordando che: «Vogliamo fare a don Carlo e a Suor Laura due promesse: la prima è far tesoro di quanto hanno donato alla nostra comunità, un tesoro che porta frutto. La seconda è quella di essere pronti ad accogliere don Simone e suor Anna Laura. E mentre ci prepariamo ad accoglierli, vogliamo dire grazie al Signore perché sentiamo che la Chiesa ci vuole bene e ci sostiene».

Un momento di fede e di comunione che ha rinnovato il desiderio di essere Chiesa viva, capace di custodire i legami e di camminare insieme verso il Signore.

 

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